Descrizione estesa
La facciata è impreziosita da un grande rosone, lo "speculum magnum", caratterizzato da due corone concentriche, decorate con elementi vegetali e geometrici, nelle quali si dovrebbero riconoscere le figure di un leone alato, un toro, un'aquila e un angelo (simboli degli evangelisti) e le figure di Cristo e dei dodici apostoli; una terza corona è ridotta solo alla metà superiore.
Il portale è costituito da tre ordini di festoni che racchiudono il preziosissimo architrave raffigurante la scena dell'Annunciazione, uno dei pochissimi esempi di scultura bizantina di tutta la Puglia, resa celebre dalla frase della "salutatio" angelica scolpita ai lati delle due figure in caratteri greci. Sul lato meridionale della chiesa, sotto il campanile settecentesco, è incastonata una meridiana bizantina, risalente al XIV secolo. L'interno è ad una sola navata e la copertura dell'edificio è con volta a botte nel vano orientale e nella parte restante con volte alla leccese, risalenti ai primi anni del secolo scorso.
Sul lato sinistro, attraverso un arco ogivale si accede alla cappella dell'Annunciazione recentemente restaurata e restituita al pubblico l'8 novembre 2003. Sul pilastro destro dell'arco d'ingresso è affrescata l'immagine cinquecentesca di S. Nicola di Bari e sul pilastro sinistro è raffigurato S. ntonio abate. La parte centrale, invece, è cupata dalla scena del Cristo in croce, rappresentato tra due angeli, circondato, più in basso, dalle figure della Madonna orante, a sinistra, e di San Leonardo di Noblac, a destra. La parete sinistra contiene la scena dell'Annunciazione dove si può leggere l'iscrizione di un graffito: ANNO D(OMINI) 1538 / EGO ANGE. Sulla parete di destra, invece, è affrescata la figura della Vergine di Costantinopoli. All’interno della chiesa degne di nota sono alcune tele: S. Lucia (1716), Santa Maria Maggiore e S. Carlo Borromeo (sec. XVIII), Miracolo della Madonna della Strada (1866) di Francesco Tempesta; e alcune statue: S. Giuseppe, l'Addolorata, e un altra Madonna della Strada (in cartapesta).
La chiesa, secondo una leggenda, sarebbe stata edificata da un mercante miracolato dalla Madonna; sarebbe stata perciò introdotta l'usanza di cingere l'edificio con un lungo cordone intessuto a spirale con fili d’oro (risultato della fusione dei gioielli del mercante), rifatto poi dalla pietà dei fedeli con fili d’argento (XVIII sec), infine sostituito con uno ricoperto di cera rossa.
Il portale è costituito da tre ordini di festoni che racchiudono il preziosissimo architrave raffigurante la scena dell'Annunciazione, uno dei pochissimi esempi di scultura bizantina di tutta la Puglia, resa celebre dalla frase della "salutatio" angelica scolpita ai lati delle due figure in caratteri greci. Sul lato meridionale della chiesa, sotto il campanile settecentesco, è incastonata una meridiana bizantina, risalente al XIV secolo. L'interno è ad una sola navata e la copertura dell'edificio è con volta a botte nel vano orientale e nella parte restante con volte alla leccese, risalenti ai primi anni del secolo scorso.
Sul lato sinistro, attraverso un arco ogivale si accede alla cappella dell'Annunciazione recentemente restaurata e restituita al pubblico l'8 novembre 2003. Sul pilastro destro dell'arco d'ingresso è affrescata l'immagine cinquecentesca di S. Nicola di Bari e sul pilastro sinistro è raffigurato S. ntonio abate. La parte centrale, invece, è cupata dalla scena del Cristo in croce, rappresentato tra due angeli, circondato, più in basso, dalle figure della Madonna orante, a sinistra, e di San Leonardo di Noblac, a destra. La parete sinistra contiene la scena dell'Annunciazione dove si può leggere l'iscrizione di un graffito: ANNO D(OMINI) 1538 / EGO ANGE. Sulla parete di destra, invece, è affrescata la figura della Vergine di Costantinopoli. All’interno della chiesa degne di nota sono alcune tele: S. Lucia (1716), Santa Maria Maggiore e S. Carlo Borromeo (sec. XVIII), Miracolo della Madonna della Strada (1866) di Francesco Tempesta; e alcune statue: S. Giuseppe, l'Addolorata, e un altra Madonna della Strada (in cartapesta).
La chiesa, secondo una leggenda, sarebbe stata edificata da un mercante miracolato dalla Madonna; sarebbe stata perciò introdotta l'usanza di cingere l'edificio con un lungo cordone intessuto a spirale con fili d’oro (risultato della fusione dei gioielli del mercante), rifatto poi dalla pietà dei fedeli con fili d’argento (XVIII sec), infine sostituito con uno ricoperto di cera rossa.